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Sussidiarietà
Sussidiarietà è un processo istituzionale e sociale, basato su alcuni principi che connettono direzioni verticali e orizzontali di governo:
  • deve essere sempre favorita e supportata la capacità delle persone e/o piccoli gruppi sociali di provvedere a se stessi;
  • organizzazioni più grandi o di livello superiore possono intervenire solo quando e dove le dimensioni minori o i livelli più bassi non hanno ancora acquisito tale capacità; questa è la direzione "verticale" della sussidiarietà che favorisce il decentramento dei poteri decisionali verso livelli inferiori e dimensioni minori;
  • tutti i livelli della società devono migliorare le relazioni tra settori privati, sociali e pubblici; questa è la direzione "orizzontale" della sussidiarietà che attribuisce alle persone ed alle loro comunità spazi e responsabilità di organizzare e gestire direttamente funzioni pubbliche;
  • il ruolo sussidiario delle organizzazioni più grandi o di livello superiore deve essere temporaneo; il loro compito basilare deve essere quello di permettere alle persone e/o ai piccoli gruppi sociali di sviluppare auto-gestione ed auto-amministrazione tramite empowerment e costruzione di capacità;
  • i sistemi organizzativi devono provvedere ed assicurare flessibilità e adattabilità in direzione verticale e orizzontale, al fine di creare coesione tra le proprie  componenti; questo significa adottare uno stile di Governance di “multilivello”, dove relazioni verticali tra livelli superiori ed inferiori, tra dimensioni maggiori e minori, sono concepite e gestite in modo orizzontale, rispettando i vari ruoli secondo una scala di valore aggiunto.
Questi principi vanno applicati ad ogni tipo di sistema organizzativo: politico (nel rapporto tra governi e cittadini), amministrativo (nel rapporto tra istituzioni e cittadini), imprenditoriale (nel rapporto tra un'azienda ed i suoi collaboratori), sociale (nel rapporto tra associazioni, sindacati, comunità diverse e loro aderenti).
La sussidiarietà vede la sua origine nel linguaggio militare latino, da subsidium che indicava le truppe di riserva. Il supporto (subsidium) alle linee sul fronte è temporaneo. Se le riserve sostituiscono definitivamente le linee sul fronte, il rischio di perdere le battaglie è alto e pertanto la sicurezza di un paese è messa in pericolo. 
Una delle più conosciute definizioni di sussidiarietà proviene dalla dottrina sociale della chiesa cattolica (l'enciclica di Pio XI, "Quadrigesimo Anno" del 1931). Pio XI usò specificatamente il termine "subsidium afferre" e "subsidiarii officii" per caratterizzare il ruolo temporaneo di supporto che una società (oppure un organismo) di dimensioni maggiori e di livello superiore dovrebbe avere per non distruggere e assorbire quelle che sono minori e inferiori. 
Il concetto di sussidiarietà si può ritrovare nel passato più lontano e recente, in testi riguardanti il rapporto tra gli individui e le loro organizzazioni sociali. Aristotile, Tommaso d’Acquino, Locke, De Tocqueville, Proudhon, Jellinek, Gneist ed altri discussero e scrissero su tale argomento.
La sussidiarietà sembra essere una parola concepita dalle civiltà occidentali, ma i suoi principi basilari sono presenti in altre filosofie orientali (Buddismo, Induismo, Ghandismo): auto — governo; crescita personale; responsabilità individuale per se stessi e per la società; compassion e impegno soggettivo, azioni e cambiamenti individuali e collettivi, etc.